Nei cambi di stagione, non è raro sentirsi più stanchi del normale. Spesso, stanchezza e spossatezza si accompagnano a sonnolenza, sbalzi d’umore, ansia, perdita di concentrazione, disturbi che possono compromettere la produttività sul lavoro e lo svolgimento generale delle attività quotidiane, compromettendo la qualità della vita delle persone.
Quali sono le cause e le conseguenze della stanchezza da cambio di stagione?
In genere, questo disturbo è causato da variazioni nelle condizioni metereologiche e climatiche, come i frequenti sbalzi di temperatura primaverili e l’aumento della pressione atmosferica, oppure le malattie da raffreddamento autunnali.
Questi periodi di transizione possono:
In particolare, giornate più lunghe e luminose oppure più corte e buie possono alterare i livelli di serotonina, l’ormone che regola l’umore, e di melatonina, l’ormone che regola l’alternanza sonno-veglia, con la conseguente difficoltà a prendere sonno, con l’aumento dei risvegli notturni e con possibili sensazioni di apatia.
Come prevenire e curare la stanchezza da cambio di stagione?
Ottimi alleati nella prevenzione e nella cura della stanchezza da cambio di stagione sono:
Inoltre, le basi di una corretta idratazione, alimentazione e integrazione consentono all’organismo di assumere gli alimenti e gli elementi giusti nelle diverse fasi dell’anno:
Sotto consiglio medico, e in condizioni di carenza comprovata, è possibile ricorrere a integratori che favoriscano il ripristino dei giusti livelli di vitamine, sali minerali e nutrienti necessari per la normale attività dell’organismo.
Il ruolo del Ginseng
Il Ginseng è il nome con il quale si fa comunemente riferimento alle specie Panax ginseng e Panax quinquefolius, areliacee con origini asiatiche (Panax ginseng), canadesi e statunitensi (Panax quinquefolius).
Si ritiene che il Panax ginseng di origine asiatiche abbia effetti benefici sull’organismo umano, aumentando sia le performance fisiche che mentali, e contrastando la fatigue.
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